RAY-BAN

Occhiali da sole iconici: una dichiarazione di stile, appartenenza e carattere.

Nel corso dei suoi settantacinque anni di storia, Ray-Ban ha veicolato una profonda rivoluzione nel mondo della musica e dell’arte, favorendo l’ascesa della cosiddetta celebrity culture e dando alle star del rock e del cinema il potere di influenzare la moda. Da James Dean a Audrey Hepburn, fino a Michael Jackson, Ray-Ban si è rivelato un accessorio indispensabile per le icone culturali che non vogliono semplicemente essere viste, ma vogliono essere notate. Ray-Ban ha lasciato un segno indelebile nella storia della cultura. 

Negli anni '30 mentre i nuovi aeroplani volano sempre più in alto e su rotte sempre più distanti, molti piloti della US Air Force, abbagliati dalla luce solare, accusano frequenti mal di testa e un senso di vertigini. Per ovviare al problema, viene introdotta una nuova tipologia di occhiali con lenti verdi in grado di eliminare i riflessi senza oscurare la vista. Nasce così il marchio Ray-Ban.

La vendita dei nuovi occhiali antiriflesso viene estesa al pubblico a partire dal 1937. Il modello originale prevede una montatura in plastica dalla classica forma oggi universalmente nota come Aviator. L’anno successivo, dopo un accurato restyling, gli occhiali da sole acquistano una montatura in metallo e il marchio è ribattezzato Ray-Ban Aviator.

Ben presto, la popolarità di Ray-Ban si diffonde dalla ristretta cerchia dei piloti a tutti gli amanti della vita all’aria aperta. Nel 1938, Ray-Ban lancia il modello Shooter disponibile con lenti verdi o giallo chiaro Kalichrome, ideali in condizioni di foschia grazie alla capacità di mettere a fuoco i dettagli e di minimizzare l’effetto della nebbia filtrando la luce blu. Il cerchio centrale “portasigaretta”, pensato per consentire al tiratore di avere le mani libere, è l’elemento distintivo di questo occhiale-icona.

L’anno seguente, Ray-Ban espande ulteriormente il proprio catalogo - e il portafoglio clienti - con il lancio di Ray-Ban Outdoorsman. Inizialmente chiamato “Skeet Glass” e creato per categorie specifiche come gli appassionati di caccia, tiro e pesca, questo occhiale si distingue per la barra frontale e i terminali delle aste, che negli anni sono stati rivestiti con diversi materiali, quali madreperla e pelle di vitello.

La Seconda Guerra Mondiale vede i piloti dell’aeronautica militare americana affidarsi nuovamente a Ray-Ban. L’attività di ricerca e sviluppo conduce a interessanti novità - prima fra tutte le lenti a specchio sfumate, caratterizzate da uno speciale rivestimento sulla sezione superiore per ottimizzare la protezione, mentre la sezione inferiore viene lasciata “naturale” per assicurare una visione più chiara della plancia dell’aereo. Pur essendo progettati a scopo militare, i prodotti e le innovazioni Ray-Ban piacciono anche alla gente comune, che vuole sperimentare gli stessi strumenti ad alte prestazioni in dotazione ai professionisti.

L’influenza militare sulla moda è ormai indiscutibile: le t-shirt regolamentari dell’Esercito e della Marina Militare sono un caposaldo dello stile negli anni ‘40 e i civili, nel tentativo di imitare i piloti, sfoggiano occhiali cool e attuali. Ray-Ban ha compiuto il grande balzo dalla pura funzione bellica all’estetica della cultura pop - senza comunque sacrificare la tradizionale efficacia legata al marchio.

Nell’immediato dopoguerra, Hollywood inizia a esercitare un’influenza sempre più decisiva sulle scelte del pubblico in fatto di abbigliamento in senso lato. Il 1952 è l’anno del modello Ray-Ban Wayfarer che, dopo essere stato indossato da vere e proprie leggende del grande schermo come Jeans Dean in Gioventù bruciata (1955) e Audrey Hepburn in Colazione da Tiffany (1961), diviene uno degli accessori più inconfondibili nella storia della moda.